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Segnalato su Webtrekitalia - Portale di cultura Trek

L’ospite accanto a me è Franziska Nori. Project Director del CCCS, Centro per la Cultura Contemporanea Strozzina, che è parte della Fondazione Strozzi di Firenze. Essa è nata come progetto culturale unendo forze pubbliche e private: i fondatori istituzionali sono il Comune, la Provincia e la Camera di Commercio di Firenze; i soci fondatori, invece, sono un vasto numero di privati organizzati nell’associazione dei Partners di Palazzo Strozzi. La Fondazione ha inoltre una struttura decisionale ripartita in un consiglio d’indirizzo e un consiglio di amministrazione.
Prima di questo incarico, Franziska Nori (Roma, 1968) è stata alla direzione del Digitalcraft.org  Kulturbüro di Francoforte, che ha prodotto mostre dedicate al fenomeno della cultura digitale. Dal 2005 fa parte del comitato scientifico dell’International School dei New Media all’Università di Lubecca. Dal 2000 al 2003 è stata curatrice del dipartimento per “new media art and crafts” presso il Museo di Arti Applicate (MAK) di Francoforte, per il quale ha organizzato mostre e collezioni di oggetti digitali (giochi e siti web). Insieme al suo team di Francoforte, ha prodotto mostre come  “I Love You”, che ha esplorato il mondo degli hackers e dei virus informatici, “ 'adonnaM.mp3” centrata sull’analisi dei networks e dei file condivisi sulla rete e “Digital Origami” dedicata alla cosiddetta “demo scene”.

Nel 1998, è stata incaricata dalla Commissione Europea di dare una valutazione sulle future strategie per i musei d’Europa che lavorano con i new media.  Dal 1992 in poi ha lavorato per diverse istituzioni europee, come curatrice indipendente di arte moderna e contemporanea: alla Schirn Kunsthalle di Francoforte, al Museum für Moderne Kunst di Vienna, al Museo Nacional Reina Sofia di Madrid, e alla Fundación la Caixa a Palma de Mallorca.

Questo nuovo spazio espositivo del CCCS, s’è aperto nel novembre ’07 con Sistemi Emotivi – mostra curata dalla stessa Nori con Martin Steinhoff. E’ stata poi proposta una rassegna internazionale di video intitolata Atlanti Futuri. Successivamente è stata la volta di Cina Cina Cina!!!, Exploded Views mentre sono prossimi alla realizzazione nuovi progetti come, ad esempio, la mostra “Arte, prezzo e valore” che inaugurerà ad ottobre e che vedrà questo sito impegnato in un largo servizio sull’avvenimento.

E’ bastata questa iniziale attività, grazie all’alto livello qualitativo proposto e a un ragionato piano di comunicazione, per accentrare sul CCCS l’attenzione, non soltanto italiana, degli addetti ai lavori; ottima la risposta del pubblico che ha affollato le 11 sale disposte su 850 mq. del Centro.

Se cliccate il nome di Franziska su Exibart, la vedrete segnalata nella rubrica intitolata “Tieni d’occhio questa persona”, quella dizione dice una verità che condivido pienamente: della Nori sentiremo parlare sempre di più e sempre meglio.

 

 

Benvenuta a bordo, Franziska …
Grazie di avermi invitata. Visto che sono su un’astronave che viaggia a velocità di crociera curvatura 6, sgomberiamo subito il campo dai malintesi: in me non c’è nulla di imbarazzante e tanto meno di innocente. Sono un androide ultimo modello programmata per ideare e realizzare eventi espositivi...
… e che ci riesce benissimo, aggiungo io.
Nicola Batavia, chef e patron del Birichin di Torino mi ha consigliato d’assaggiare durante la nostra conversazione nello Spazio questo "Le Grive" doc 2004 Forteto de la Luja, inviandomi in Spacefax queste parole d’accompagnamento: “E’ metà barbera e metà pinot nero; è prodotto da una cantina che nasce in zona dichiarata protetta dal Wwf. Un vino di piano carattere dove le due uve si sposano in un modo perfetto, come quando ci abbino le mie fantasie gastronomiche”. Fin qui Nicola Batavia… qua il bicchiere.
Adesso ascoltami: il Capitano Picard è bravissimo, per lodarne la guida, a Roma direbbero “è un bel manico”, però noi nello spazio stiamo, schizziamo ”a manetta”, prudenza vuole che tu trasmetta sulla Terra, come sempre chiedo iniziando la conversazione con i miei ospiti, il tuo ritratto… interiore…insomma, chi è Franziska secondo Franziska?
Franziska è una terrestre che ama l’arte e che vive nel mondo dell’arte.
Ho avuto la fortuna di crescere in molte città del mondo (Roma dove sono nata, poi un tempo a New York, Londra, e adesso Francoforte…) e tra due culture, quella italiana e quella tedesca, oggi posso dire che il mio carattere e la mia personalità sono il frutto di queste esperienze.
Ora che i miei avventori ti conoscono meglio, dicci in sintesi su quali principali linee muovi il progetto espressivo del CCCS…
Il progetto pensato per il CCCS prevede l’esplorazione dei diversi modi di concepire e di offrire il prodotto “arte”, un’offerta che dipende dalla provenienza degli artisti e dai mezzi espressivi che vengono usati.
Nel tracciare questo progetto qual è stata la prima cosa che hai deciso era da evitare?
Ho cercato e cerco di evitare progetti scontati, progetti che non lascino un segno nel panorama delle proposte artistiche e culturali, ma anzi, di trovare temi e progetti che siano relevanti per la nostra societá odierna e che meritino essere discusse pubblicamente.
Hai scritto: “Le arti oggi agiscono sempre più in un contesto nel quale si sovrappongono realtà e finzione…”. Questa nuova ottica, rispetto a precedenti epoche anche recenti, che cosa ha determinato nella produzione artistica dei nostri giorni?
Credo che nella produzione odierna ci sia una parte degli artisti che ritenga gli stimoli provenienti dalla realtà una condizione non sufficiente per completare con successo il loro processo creativo, da qui la necessità di ricorrere alle sollecitazioni della finzione, che a sua volta ha il potenziale di generare una nuova condizione di realtá – dunque una sorta di loop realtá / visione / realtá  – all’infinito
Laurie Anderson canta "Language is a virus" citando William Burroughs che diceva "Il linguaggio è un virus venuto dallo spazio". Segue, quindi,  una domanda acconcia in un viaggio spaziale: sei d’accordo con quella definizione? Se no, perché? E, se si, qual è oggi la principale insidia di quel virus?
Per me language is a good virus. É un virus mutante che crea. Il linguaggio è alla base della comunicazione e la comunicazione è un elemento fondamentale per la creatività e per lo scambio di informazioni e pensieri complessi. Solo grazie al linguaggio sentimenti a che esistono nel nostro interiore in forma del tutto vaga e nebulosa trovano una forma compiuta e trasmettibile ad altri.
Ci avviamo verso la conclusione di questa nostra conversazione.
Dimmi, con estrema franchezza, qual è la cosa che ti fa venire la scarlattina quando la noti in un artista dei nostri giorni?
La mancanza di inventiva
Siamo sull’Enterprise. Prima di lasciare i miei ospiti di questa taverna spaziale, li costringo crudelmente a fare una riflessione su Star Trek, non necessariamente elogiativa… che cosa rappresenta quel videomito nel tuo immaginario? Ammesso che qualcosa rappresenti, s’intende…
Ho sempre amato Star Trek sopratutto per una delle sue proiezioni utopiche: il beamer teletraportatore di Scott!
Siamo quasi arrivati a Nòrya-F, pianeta abitato da alieni monoteisti che adorano una sola dea chiamata EffeEnne apparsa loro una volta in frame… se devi scendere, ti conviene prenotare la fermata. Stoppiamo qui l’intervista, anche perché è finita la bottiglia di "Le Grive" consigliata da Nicola Batavia patron e chef del ristorante Birichin di Torino… Però torna a trovarmi, io qua sto…
Grazie. Ho passato un bellissimo momento nello spazio virtuale con voi; se passerete per il pianeta Terra, veniteci a trovare al CCCS a Firenze, ne vale davvero la pena.
Ovviamente, tacerò all’equipaggio quest’invito collettivo e verrò da te da solo… equipaggio tutto?.... pussa via!
Ora, prima di prenotare un volo per Firenze, scansando l’Alitalia,ti saluto com’è d’obbligo sull’Enterprise: lunga vita e prosperità!

 

È possibile l'utilizzazione di queste conversazioni citando il sito dal quale sono tratte e menzionando il nome dell'intervenuta.

Vi preghiamo di non richiedere alla redazione recapiti telefonici, mail o postali dei nostri ospiti che non dispongano di un sito web; non possiamo trasmetterli in ottemperanza alla vigente legge sulla privacy.

 

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commenti presenti

"... la finzione, che a sua volta ha il potenziale di generare una nuova condizione di realtá", dice l'intervistata. ecco una delle migliori fotografie dell'arte oggi. Brava Nori! Rosy Giuliani

inviato da Rosy Giuliani
 

vivo in francia da molti anni e mi piacerebbe sapere dalla critico d'arte intervenuta come giudica la situazione dell'arte contemporanea in italia. possibile? grazie

inviato da franco de bono
 

Mi aggancio a quanto ha detto chi mi ha preceduta. Dopo aver letto l'intervista Ho visitato il sito del Cccs e mi pare di capire che afino adesso alla Strozzina gli italiani sono pochini. C'è un perché? Cari saluti. Corsara Rossa

inviato da Corsara Rossa
 

La finzione genera realtà... boh mario vincenti

inviato da mario vincenti
 

studio architettura da un anno. ovviamente sono un appassionato di arti visive. trovo estremamente ripetitivo quanto vedo in giro. roba che hai quando ne hai visto una mostra sembra che le hai viste tutte: video, laser, 3D, non ci siano sorprese. angelo rettore

inviato da angelo rettore
 

Complimenti a questosito, presentate sempre personaggi vivaci, gente che vive sulle frontiere del nuovo. carla giustiniani

inviato da carla giustiniani
 

Non conoscevo questa Strozzina. Nome divertente e programmi interessanti. Lo visiterò. Grazie per la segnalazione. Katia

inviato da Katia
 

Alla domnda circa che cosa non le piace in un artista la Nori risponde la mancanza d'inventiva". Ma che cosìè per lei l'inventiva? frank sartori

inviato da frank sartori
 

Io vorrei capire semplicemente una cosa: perchè in uno uno spazio per l'arte contemporanea così importante e raro a Firenze siano completamente assenti presenze di artisti (finora) non dico fiorentini, ma almeno italiani, ho visitato molti centri per l'arte contemporanea da Barcellona a Praga e ho visto un attenzione diversa per gli artisti locali.

inviato da franco
 

 

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